Da oggi anche il criminologo sarà una professione codificata e certificata


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Oggi, 29 Settembre, ha avuto luogo a Milano il primo esame ICMQ per la certificazione del Criminologo ai sensi della norma UNI 11783:2021. Questo primo esame concretizza, dopo anni di lavoro sulla norma, la volontà dei promotori di fornire evidenza per assicurare che l’attività di Criminologo sia svolta con competenza tecnica, costante aggiornamento ed adeguate capacità personali.
I candidati al primo esame di certificazione sono stati proprio tra gli estensori della norma UNI 11783: Prof. Ugo Terracciano - Presidente AICIS, Dr. Luciano Tommaso Ponzi – Presidente FEDERPOL, Gen. Mariano Angioni - Dr. Stefano Cimatti, Dr. Vincenzo Circosta, Dr.ssa Dafne Chitos, Dr. Fabrizio Fratoni, Ten. Col. Fabio Goldoni, Avv. Francesco Rubino.
Il fatto che siano, in primis, professionisti affermati a svolgere il ruolo di esaminatori ed a certificarsi, conferisce ancora maggior rilievo all’importanza della certificazione. Questo significa dimostrare una unanime volontà di qualificare al meglio la categoria.

La nuova Norma UNI 11783:2020 - “Attività professionali non regolamentate - Criminologo - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”

Le professioni non regolamentate, proprio perché nascono e si consolidano al di fuori di precisi parametri imposti dalla legge, si sviluppano spesso all’interno di un perimetro professionale poco definito. Le professioni codificate in ordini e collegi, viceversa, indicano con precisione l’area di riferimento e le regole necessarie per accedervi.
Preso atto di questo, il primo obiettivo di AICIS, insieme a ICMQ - CERSA, è stato quello di “governare la frammentazione” attraverso la ricerca di un minimo comune denominatore che potesse unificare competenze ed esperienze così multidisciplinari già in atto.
Da questo obiettivo nasce la Norma UNI 11873/2020, da loro proposta e coordinata. Dopo due anni di lavori da parte del GL 25 della CT 006 UNI, presieduto dal professor Ugo Terracciano di AICIS - Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione e la Sicurezza, si è giunti alla pubblicazione della norma UNI 11783:2020 “Attività professionali non regolamentate - Criminologo - Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”.
L’estrema latitudine che caratterizza le professioni non organizzate – afferma Terracciano di Aicis - include il rischio di confondere il mercato per la difficoltà di individuare con precisione le competenze specifiche che il professionista può mettere in campo”.

Al tavolo di lavoro UNI, tra gli stakeholders, erano presenti anche i rappresentanti delle forze dell’ordine, le Associazioni dei Criminologi, degli investigatori privati, dei professionisti della Security, del mondo accademico, degli ordini professionali degli avvocati e degli psicologi. “Su questo lungo percorso, che ci ha impegnati per circa quattro anni, - prosegue Terracciano – abbiamo potuto lavorare all’unisono con Federpol (federazione degli investigatori privati) e con AIPROS (Associazione di Security Manager), ma è stata fondamentale anche la partecipazione di personaggi di grado elevato appartenenti alle forze dell’ordine nonché la partecipazione di Risk Control, una società di cyber security e digital forensics che ha allargato i nostri ragionamenti sulle importanti fenomenologie che si muovono nel mondo digitale”. ICMQ – CERSA ha contribuito sin dalla prima seduta a coadiuvare gli esperti criminologi nella stesura della norma, fornendo loro un supporto fondamentale per giungere ad un impianto normativo orientato alla successiva certificazione della figura professionale del Criminologo. "

ICMQ – CERSA, con la collaborazione delle parti interessate, ha predisposto lo schema per la certificazione del Criminologo. “Il criminologo professionista studia il delitto nella sua realtà oggettiva e nelle sue cause. Il suo campo d’azione ha come oggetto lo studio del fenomeno criminale e dei mezzi atti a reprimerlo” (UNI 11783 – rif 4.1).
Per Lorenzo Orsenigo, Presidente ICMQ: “questa norma segna una pietra miliare a favore della professione regolamentata, restituendo garanzie a chi ha lunga esperienza sul campo e competenze acclamate ed evidenti”.

La figura del criminologo

Per accedere alla carriera di Criminologo (annoverabile tra quelle non organizzate ai sensi dell’art. 2229 cod. civ.) a partire dalla fine degli anni ’90 sono nati una serie di corsi di laurea, anche di classi diverse (sociologia, psicologia, diritto, ecc.) in criminologia o scienze criminologiche investigative: titoli di studio cui non corrispondeva però alcun paradigma professionale. Poi, probabilmente anche per la fascinazione che aleggia intorno alla materia, si è assistito a una vera e propria esplosione di professionalità autodefinitesi come “criminologo” di diversa estrazione culturale, operanti in campi anche molto diversi (dagli analisti del crimine, ai cosiddetti criminalisti, fino ai commentatori mediatici). Si tratta, in ogni caso, di una professione intellettuale, il che esclude la possibilità di certificare tutte le figure che operano solo sul piano tecnico.
Secondo la nuova norma UNI 11783:2020, il Criminologo è colui che studia il fenomeno criminale (cioè chi analizza il crimine, nel suo impatto individuale e sociale, cercando di comprenderne l’evoluzione, le cause e/o i rimedi), nonché colui che studia i mezzi scientifici e investigativi per la ricostruzione dei fatti criminosi e per l’attribuzione delle relative responsabilità. Si tratta di una definizione di tipo inclusivo, che mette insieme le diverse anime della professione.

Requisiti ed esame di certificazione

Sono previsti 3 livelli del profilo di Criminologo: livello base, Criminologo Expert e Criminologo Senior. Per le ultime due categorie sono previste le aree di specializzazione in criminologia generale e scienze forensi.
Ai fini del processo di certificazione, il Criminologo professionista dovrà fornire evidenza delle proprie competenze dimostrando quindi di essere in grado di applicare requisiti di conoscenza, abilità e capacità personali, in relazione ai compiti previsti dal profilo.
La competenza è la comprovata capacità di utilizzare conoscenze (sapere teorico e pratico), abilità (capacità di applicare conoscenze e di utilizzare il know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi) e capacità personali, sociali e metodologiche (caratteristiche personali).
I requisiti necessari per l’ammissione all’esame sono: il titolo di studio, la formazione specifica (aver frequentato corsi di perfezionamento/alta formazione in materia di Criminologia della durata di almeno 125 ore, qualificati da un organismo di certificazione operante in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17024 per la certificazione delle persone ed erogati da Università riconosciute dal MIUR oppure da enti/organismi di formazione riconosciuti), l’esperienza lavorativa e alcuni requisiti personali.
Gli esami consistono nell’esecuzione di due prove scritte (questionario e caso di studio) e di un colloquio individuale. La complessità delle prove è commisurata al livello professionale oggetto della certificazione.
Al candidato che supera con esito positivo le prove d’esame, ICMQ rilascia la certificazione ed il professionista sarà inserito in apposito elenco pubblico. La certificazione ha una durata di 5 anni ed è soggetta alla conferma del mantenimento annuale.

Vantaggi della certificazione

La necessità di una norma UNI sulla professione ha conseguentemente portato alla possibilità di certificare i professionisti, nell’intento di dare un futuro più certo alla professione di criminologo che è in via di espansione.
In una logica per la quale tutti sono liberi di offrire delle prestazioni sul mercato, ma l’utente (quello che la legge definisce come consumatore) non ha sempre gli strumenti per verificare se dietro ad un vantato titolo esista realmente una professionalità adeguata, la certificazione svolge appunto questa funzione di garanzia.
La certificazione rilasciata da ICMQ garantisce infatti trasparenza, indipendenza, imparzialità e competenza tecnica nel processo di accertamento delle abilità, aggiornamento professionale e mantenimento della specializzazione del professionista Criminologo. La certificazione rappresenta quindi un processo virtuoso che non si esaurisce attraverso l’esame delle competenze del candidato, ma garantisce che sia mantenuto nel tempo un adeguato livello di competenza da parte del professionista, anche attraverso percorsi di aggiornamento professionale.



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